Ne “Il diavolo veste Prada” (2006) l’intento di frasi e dialoghi è esasperare l’importanza della moda senza rendere i personaggi caricaturali.
“Il diavolo veste Prada” (2006) è riuscito a costruire una serie di personaggi che si collocano perfettamente nell’immaginario collettivo degli addetti alla fashion industry, seppur il film rischi di offrirne una banale caricatura. La deriva grottesca che il prodotto avrebbe potuto avere è stata evitata anche grazie ai dialoghi ben scritti di cui qui ricordiamo le frasi più celebri.
La rilevanza della moda viene evidenziata dal monologo di Miranda Priestley (Meryl Streep). La direttrice di Runway si rivolge in questi termini alla giovane assistente Andy (Anne Hathaway) scettica verso l’importanza della moda:
"Oh, ma certo ho capito: tu pensi che questo non abbia niente a che vedere con te. Tu apri il tuo armadio e scegli, non lo so, quel maglioncino azzurro infeltrito, per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso. Ma quello che non sai è che quel maglioncino non è semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente ceruleo. E sei anche allegramente inconsapevole del fatto che nel 2002 Oscar de la Renta ha realizzato una collezione di gonne cerulee; e poi è stato Yves Saint Laurent, se non sbaglio, a proporre delle giacche militari color ceruleo. E poi il ceruleo è rapidamente comparso nelle collezioni di otto diversi stilisti. Dopodiché è arrivato a poco a poco nei grandi magazzini e alla fine si è infiltrato in qualche tragico angolo casual, dove tu evidentemente l'hai pescato nel cesto delle occasioni. Tuttavia quell'azzurro rappresenta milioni di dollari e innumerevoli posti di lavoro, e siamo al limite del comico quando penso che tu sia convinta di aver fatto una scelta fuori dalle proposte della moda; quindi in effetti indossi un golfino che è stato selezionato per te dalle persone qui presenti... in mezzo a una pila di roba.”