Le frasi più belle di Pulp Fiction

Pulp Fiction è sinonimo di Quentin Tarantino ed è sinonimo di cult. Un film che dura nel tempo, splatter, alternativo, sopra le righe, inossidabile. Un film che ha contraddistinto un’epoca.

Palma d’Oro a Cannes, 7 nomination agli Oscar nel 1995 – miglior film, miglior registra e miglior montaggio, miglior attore protagonista, miglior attrice non protagonista, miglior attore non protagonista, miglior sceneggiatura originale (che gli valse l’Oscar).

Ma Pulp Fiction è soprattutto un film che dura nel tempo, splatter, alternativo, sopra le righe, inossidabile. Di rottura.

Tarantino è riuscito a riunire e ad amalgamare tra loro attori incredibili, John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman, Bruce Willis, Harvey Keitel, Tim Roth, Steve Buscemi, Christopher Walken… e se stesso in un ruolo che va oltre il classico cameo da registra egocentrico.

Splatter, fuori dalle righe ma cult e a volte anche profondo, quindi perché non citare alcune delle frasi più belle di Pulp Fiction:

“I silenzi che mettono a disagio... Perché sentiamo la necessità di chiacchierare di puttanate, per sentirci a nostro agio? È solo allora che sai di aver trovato qualcuno di davvero speciale, quando puoi chiudere quella cazzo di bocca per un momento e condividere il silenzio in santa pace.” (Mia Wallace – Uma Thurman) 

Per non tralasciare il Vinnie Vega di Travolta, un killer, uno sbruffone ma di sani principi:

Essere leali è molto importante. Perciò, tu ora vai fuori e dici: "Buonanotte, ho passato una bellissima serata", (…)

In coppia con lui un grandioso Samuel L. Jackson, nei panni di Jules Winnfield, il gangster con l’animo da predicatore, quello che cita Ezechiele “Il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi” (anche se in realtà questa frase così com’è non esiste nella Bibbia ma è il risultato di un insieme di frasi sacre).

Quello che: “Dunque, esaminiamo la situazione: normalmente le vostre budella si ritroverebbero sparpagliate nel locale, ma per caso mi avete trovato in un periodo di transizione, perciò non voglio uccidervi, voglio aiutarvi...” 

Sangue, materia grigia sparpagliata sul sedile posteriore dell’auto, killer, gangster, donne senza scrupoli, ma di nuovo una fantastica Uma Thurman: “Sappiamo che abbiamo trovato qualcuno di speciale quando si può stare zitti e condividere un piacevole silenzio.”

Ed è talmente esagerato, un tipico piatto à la Tarantino, che diventa persino divertente “Dobbiamo togliere la macchina dalla strada, gli sbirri tendono a notare cose tipo guidare una macchina inzuppata di sangue.”  (Jules Winnfield – Samuel L. Jackson).

Ma tuttavia profondo, immaginate la faccia di Tim Roth (che interpreta Pumpkin), almeno 10 anni prima di Lie to Me “I giorni in cui dimentico sono finiti. Stanno per cominciare i giorni in cui ricordo.”

Per non tralasciare Harvey Keitel, la cui faccia e le cui battute sono come fredde incisioni su una lapide “Mi chiamo Wolf, risolvo problemi.”

Un film da vedere e da rivedere, da scoprire ogni volta.