Le migliori goliardate del film Amici miei - Atto II (1982)

Dal “salvataggio” della Torre di Pisa all'esibizione dei “cinque madrigalisti moderni”, ecco le migliori goliardate del secondo atto di “Amici Miei”

 

  • Paolo e Adelina

    Il vedovo Paolo(Alessandro Haber) piange sulla tomba della defunta moglie Adelina, il Sassaroli arriva e fa credere al povero vedovo, dopo una lunga conversazione in cui Paolo tenta di indovinare il legame tra i due, di essere stato l'amante della moglie quando era ancora in vita. La scena si conclude con il vedovo che se ne va distruggendo fiori e vasi e imprecando contro la moglie morta.

     

  • I cinque madrigalisti moderni

    Una delle scene più celebri della saga. I cinque amici decidono di esibirsi all'Accademia Polifonica di Arezzo sconvolgendo il pubblico di autorità e fini intenditori con l'esecuzione di un brano dal testo piuttosto sconcio. Il pubblico, sconvolto, dà vita a una vera e propria protesta, che costringe i nostri “cinque madrigalisti moderni” a darsela a gambe.

     

  • La rievocazione

    Il Melandri (Gastone Moschin) è costretto dalla sua religiosissima nuova fiamma a vestire i panni di Cristo durante una rievocazione. Gli amici, su idea del Necchi (Renzo Montagnani), decidono di rendere la rievocazione più realistica possibile, unendosi alla processione e iniziando a colpire il povero Melandri/Cristo con pietre, sputi e frustate.

     

  • Servizio torri

    I quattro, arrivati con un furgone davanti alla torre di Pisa, convincono i turisti dell'imminente crollo della torre, i numerosi visitatori vengono così messi al lavoro per tentare di salvare l'edificio. Quando sta per sopraggiungere la Polizia, chiamata dai passanti, scappano a bordo del furgone del “servizio torri” che viene subito reso irriconoscibile attraverso alcune trasformazioni.