Il film ha reso immortali i suoi interpreti per alcune scene di grande effetto e di profonda drammaticità.
Già all’apertura del film lo spettatore impatta con il magico anfiteatro della Fenice di Venezia, dove al momento regna la musica di Verdi, ma la cui atmosfera viene turbata dal lancio di volantini anti-austriaci: è in questa scena che il giovane patriota Roberto Ussoni (Massimo Girotti) sfida il tenente austriaco Franz Mahler (Farley Granger) e si entra nel vivo della feroce contesa alla base del conflitto austro-italiano della fine dell’Ottocento. Un’altra scena molto romantica è quella della lunga e solitaria passeggiata della bella Livia Serpieri (Alida Valli) e il tenente austriaco Franz Mahler (Farley Granger) per le vie deserte di una Venezia notturna mai vista così in tutto il suo splendore: luci e sfondi di incomparabile bellezza fanno da contorno all’inizio di un grande amore. Ma spesso, in questo film, alle scene romantiche si alternano quelle drammatiche: in una di quelle finali Livia scopre il suo amante traditore in un postribolo di Verona e lui reagisce rivelandole il suo disprezzo e umiliandola per aver provato un amore non corrisposto e illusorio: una tragedia che si trasforma in un’inarrestabile fuga e, subito dopo, in un’atroce vendetta.