Sulle sponde del fiume Azzurro nascono le riprese del film asiatico più costoso di tutti i tempi.
Siamo nel 208 d.C., la dinastia degli Han è al tramonto e con la battaglia di Chibi, una delle più famose della storia cinese, entriamo nel periodo chiamato dei Tre Regni.
L'Antica Cina era dunque divisa in tre parti: quella a nord del fiume Yangtze, con Cao Cao, la zona a sud ovest, dove c'era il generale cinese Liu Bei e a sud est, sotto la guida dell'imperatore cinese Sun Quan. Con questa battaglia Cao Cao, primo ministro dell'imperatore Han, attaccò gli altri due regni confinanti che decidono di allearsi contro il nemico comune guidati da Kong Ming. Sono sconosciuti gli esiti di questa battaglia, comunque l'unica cosa certa è che l'astuto generale cinese, Kong Ming, grazie all'utilizzo sapiente del fuoco, in alcuni scontri in acqua riuscì ad annientare le truppe di Cao Cao che furono costrette a fuggire, nonostante fossero numericamente superiori.
Ed è proprio l'acqua del fiume Yangtze o Fiume Azzurro a fare da sfondo a questa “sanguinosa” battaglia, dato che i due eserciti si scontrarono a nord e a sud del fiume.
Yangtze è il fiume più lungo della Cina dopo il Nilo, il Rio delle Amazzoni e il Missisipi. Si origina su un altopiano della Cina occidentale, attraversa undici province per poi sfociare a Shanghai. Il suo bacino ospita un terzo della popolazione ed è da sempre considerato divisione naturale tra Cina settentrionale e Cina meridionale. La sua diga è il più grande impianto idroelettrico del mondo ed inoltre è di fondamentale importanza per l'economia della Cina, perchè nell'area circostante c'è una delle più grandi produzioni di riso.
In una scena molto suggestiva del film si vedono alzarsi in un cielo ancora infuocato dalla battaglia, centinaia di lanterne volanti, delle quali, leggenda vuole, fu proprio Kong Ming l'inventore. Con la battaglia dei tre regni che ci mostra la bellezza naturalistica dell'antica Cina, con le distese immense dove i combattenti si sfidarono, le tipiche pagode decorate sotto alle quali si distendono le verdi paludi di cui l'occhio non riesce a scorgere la fine, si è giocato il futuro di un intero popolo.