Luoghi riprese Il professor Cenerentolo

Pieraccioni , Cenerentolo innamorato sulle coste del Tirreno.

Mancano poche settimane dalla proiezione della dodicesima pellicola di cui Pieraccioni è regista, attore, co- sceneggiatore e co-autore. Il professor Cenerentolo sarà infatti nelle sale cinematografiche a partire da lunedì 7 dicembre 2015 e c'è grande attesa da parte dei numerosi fans dell'artista toscano, che ha promesso di stupire il suo pubblico. “Avrò qualcosa di nuovo da raccontarvi” riconosce Pieraccioni parlando del suo ultimo lavoro, ma la “sterzata di novità del suo personaggio” è solo una delle tante sorprese che il film ci riserva. Stupirà la scelta della protagonista femminile, interpretata dalla biondissima Laura Chiatti, che da anni ha inseguito il regista toscano nella speranza di poter lavorare con lui, che invece la riteneva “troppo piccola e immatura per recitare in un suo film”. Ma sicuramente stupirà più di ogni altra cosa la scelta dell'ambientazione di questa fiaba moderna (che poi alla fine tanto fiaba non si rivelerà) nell'incantevole paesaggio roccioso e selvaggio dell'Isola pontina di Ventotene e della piccola e mitologica penisola di Gaeta, che hanno superato l'Isola d'Elba, inizialmente in cima alla lista delle preferenze dell'attore toscano.

Pieraccioni questa volta preferisce alla sua amata Toscana, il mare e le insenature della provincia di Latina, in un angolo di paradiso turistico a misura d'uomo. Dopo un sopralluogo effettuato nel piovoso febbraio scorso, nonostante il freddo e la famosa “nuvoletta” che pare lo abbia incessantemente perseguitato, l'artista ha eletto l'Isola di Ventotene e la Penisola di Gaeta come location principali in cui effettuare le sue riprese, che sono partite sotto il sole caldo di maggio e durate per circa otto settimane, fino alla fine di luglio.

La maggior parte del film è stata girata sull'isola di Ventotene, una delle isole appartenenti all'Arcipelago pontino, le cui coste sono lambite dal mar Tirreno. A detta di Pieraccioni, Ventotene è “un posto che come Firenze regala tanto entusiasmo”. Impossibile non contraddirlo, perché l'Isola è fatta di paesaggi mozzafiato, incorniciati dal blu di un mare cristallino e dove la gente è ospitale e solare. E' qui, e più precisamente nel Carcere di Santo Stefano, che il protagonista Umberto, interpretato da Leonardo Pieraccioni, sta finendo di scontare i quattro anni di detenzione, inflitti a seguito di un malriuscito tentativo di rapinare una banca. Il penitenziario, che rinchiuse al suo interno personaggi storici ( uno fra tutti Sandro Pertini, condannato per antifascismo), colpisce per la struttura imponente semicircolare, costruita appositamente in epoca borbonica per impedire ai reclusi di vedere all'esterno, privandoli oltre che della libertà anche della luce e della possibilità di evadere anche solo con lo sguardo . Cosa che invece non riguarderà il furbo Umberto, obbligato solo a rientrare in cella allo scoccare della mezzanotte…ma libero durante il giorno di scorazzare per l'isola con la sua bella Morgana (Laura Chiatti). Il Carcere di Santo Stefano rinasce con Pieraccioni, scrollandosi di dosso quel passato doloroso, il buio dei ricordi, delle sofferenze, dei morti ammassati in pochi centimetri di cella. E diventa un luogo di risate e di umorismo. Gaeta, la cosiddetta “Perla del Tirreno” , che secondo il mito accolse le spoglie della nutrice di Enea, Caieta, fa a sua volta da scenario a uno dei momenti chiave del film , ossia quello della rapina in banca, ambientata nella zona centrale del Corso Cavour, una delle vie più frequentate della città. “A fare la parte della banca” è l'istituto della Monte dei Paschi di Siena, il cui nome viene cambiato per l'occasione in “Kartoffel Bank”. Pieraccioni e casting arrivano a Gaeta il 14 luglio, sbarcando nel Porto di Caposele della limitrofa Formia , alla ricerca forse di più tranquillità per girare le scene concitate dell'esplosione in banca, coi vetri che saltano e il fumo che fuoriesce all'esterno. Anche se il bagno di folla non si è fatto desiderare anche qui... Nella parte medievale della cittadina gaetana, quella originariamente cinta dalle mura innalzate per volere di re Carlo V ( di cui ora restano le suggestive Porte all'ingresso), vengono girate altre scene. Le riprese vanno a scovare i quartieri storici e semi- nascosti di Sant' Erasmo, di via Bausan, di Piazza Cavallo, incantevolmente affacciati sul Golfo, con alle spalle l'imponente Castello angioino-aragonese, la cui ala angioina, non a caso, è stata sede fino a pochi anni fa del carcere militare, attualmente mera attrattiva turistica. A calare il sipario sulle luci del mare, sono le ultime riprese degli interni, avvenute nel capoluogo pontino e a Roma- Cinecittà dove si è definitivamente spostata la troupe lavorativa per mettere la parola FINE alla commedia. Sarà come in tutte le fiabe un lieto fine con un bel“e vissero Felici e Contenti”? Aspettiamo il 7 dicembre per dirlo, ma sicuro sogneremo l'estate ad occhi aperti tra le acque spumeggianti del basso Tirreno.