Accanto a Jane Alexander nel 1970, interpretò il pugile nero che per primo vinse un titolo mondiale.
James Earl Jones, attore statunitense di origini africane e irlandesi, è prossimo alla soglia degli 85 anni, ma il suo impegno di attore non è mai venuto meno.
È recente, infatti, l'annuncio che presterà di nuovo la voce a Mufasa per il sequel televisivo del Re Leone della Disney.
Forse non tutti sanno che la voce dalla tonalità profonda e autoritaria di Jones, che ne ha fortemente condizionato in positivo la carriera, ha può vantare una storia particolare. L'attore americano da bambino, infatti, dopo aver sviluppato una grave forma di balbuzie, si è rifiutato di parlare per ben 8 anni, sino a che alle scuole superiori ha superato il problema grazie ad una delle sue insegnanti.
Ha interpretato un gran numero di capolavori nel corso della sua appassionante carriera, ma noi vogliamo ricordarne solo uno dei primi: si tratta di Per salire più in basso, diretto nel 1970 da Martin Ritt.
In questo film James Earl Jones interpretò da protagonista, accanto alla bella Jane Alexander, il ruolo del pugile nero Jack Jefferson che per primo vinse un titolo mondiale e dovette affrontare le ire dei razzisti.
Proprio questo lungometraggio gli valse una nomination all'Oscar come migliore attore protagonista nel 1971.