Migliori commedie giapponesi

"Water Boys" del 2001 del regista Shinobu Yaguchi narra la passione per il nuoto di un giovane liceale che trascinerà verso il trionfo un'intera scuola

Il Giappone è patria di grandi maestri del cinema. Lo sguardo dei registi del sol levante, mai banale, colpisce sempre lo spettatore per uno sguardo sulla realtà che evidenzia originalità e grande inventiva. Queste caratteristiche accomunano sia il genere drammatico che tutti gli altri.

Tra le commedie degli ultimi decenni si segnalano in particolare:

L'estate di Kukijiro scritto e diretto da Takeshi Kitano nel 1999  che racconta l'estate di un bambino il quale, alla ricerca della madre, scoprirà il valore di un'amicizia.

Water Boys del 2001 del regista Shinobu Yaguchi narra la passione per il nuoto di un giovane liceale che trascinerà verso il trionfo un'intera scuola.

Kitchen-Cucina è una brillante commedia di Yoshimtsu Morita del 1989, la cui protagonista è una giovane amante della cucina che si ritrova ospite di una famiglia molto particolare.

Più recente è Ai No Uzu di Daisuke Miura del 2014 una commedia ambientata in un appartamento di lusso dove uomini e donne dall'apparente vita ordinaria s'incontrano per fare sesso con partner casuali.