Dall'americano Flipper all'italiano Palla di neve, la star è sempre un centaceo
I delfini hanno sempre suscitato curiosità e tenerezza per l’espressione simpatica e il loro fare giocoso e amichevole nei confronti delle persone. E il cinema ha reso omaggio a questi splendidi mammiferi con diversi film che li hanno visti protagonisti fin dagli anni Sessanta.
Uscito in Italia con il titolo Il mio amico delfino nel 1963, Flipper è il primo film con un delfino come co-protagonista. Diretto da James B. Clark (Villa!, Il grande spettacolo, Tamburi d’Africa) e interpretato da Luke Halpin (Se è martedì deve essere il Belgio, Gli occhi dello sconosciuto e in tv Miami Vice, Superfantagenio), Chuck Connors (Anatomia di un delitto, Geronimo, Ammazzali tutti e torna da solo), Kathleen Maguire (Nel fango della periferia, Airport ’80) e Connie Scott (Così gira il mondo, La Fratellanza, La parola alla difesa), il film racconta dell’amicizia tra un ragazzo, Sandy, e il delfino Flipper il cui branco è minacciato da una seria epidemia e dalla perfida mano del cattivo di turno.
Flipper contro i pirati (titolo originale: Flipper’s New Adventure) è il sequel dell’anno successivo, il 1964. In questo film Sandy fugge con Flipper per evitare che il delfino venga trasferito in un acquario. Arrivato su un’isola semideserta, avrà di fronte dei pirati che hanno in ostaggio una famiglia. La regia è di Leon Benson (regista perlopiù di serie tv) e Sandy è interpretato sempre da Luke Halpin.
Il giorno del delfino è una pellicola distribuita nel 1973, per la regia di Mike Nichols autore tra gli altri di Il Laureato, Cartoline dall’inferno, Una donna in carriera, A proposito di Henry, Wolf la belva è fuori e Piume di struzzo. George C. Scott (Il Dottor Stranamore, Isole nella corrente e Gloria di Sydney Lumet) è il dottor Terrel che insieme alla moglie Maggie, interpretata da Trish Van Devere (L’ultima fuga, Il Professionista, Incubo infernale) svolge ricerche sul linguaggio e il comportamento dei delfini. Nel loro laboratorio studiano due esemplari, chiamati Alpha e Beta che vengono ben presto presi di mira da un gruppo terroristico intenzionato a far saltare in aria lo yacht presidenziale.
Tutto italiano è invece Palla di Neve, film di Maurizio Nichetti del 1995 con Paolo Villaggio, Fabiano Vagnarelli, Alessandro Haber, Leo Gullotta, Monica Bellucci e Anna Falchi, girato nella bellissima isola di Santorini, in Grecia. Billy (Paolo Villaggio) nasconde il libretto della pensione in una bottiglia che cade in mare e viene ingoiata da Palla di Neve, un beluga bianco scappato dall’acquario e che viaggia sulla scia delle navi per procurarsi il cibo. Theo è un bambino che diventa amico di Billy e insieme tenteranno di salvare Palla di Neve dal cattivo Marcov che vuole utilizzarlo per compiere un attentato a una nave legandogli sopra una bomba. I due amici riescono nel loro intento: Palla di Neve sarà libero, la bomba farà saltare in aria Marcov, la nave sarà salva, la bottiglia con il libretto riconsegnata a Billy e tutti vivranno felici sull’isola.
Nel 2006 è sugli schermi Flipper, remake del film del 1963, per la regia di Alan Shapiro (La ragazza della porta accanto) che vede nei panni di Sandy un giovanissimo Elijah Wood che avrà la sua consacrazione definitiva nella saga del Signore degli anelli. La differenza con il film originale è che i delfini sono minacciati dall’inquinamento sistematico con la diossina da parte di una banda criminale
L’incredibile storia di Winter il delfino (titolo originale Dolphin Tale) è una produzione americana del 2011. Il film, diretto da Charles Martin Smith (Pat Garret & Billy the Kid, American Graffiti, Gli intoccabili) e interpretato da Morgan Freeman, Ashley Judd, Kris Kristofferson e Harry Connick Jr., è tratto da una storia vera e racconta la storia del delfino Winter nel primo caso di impianto di coda artificiale su un delfino. L’animale infatti si ferì irrimediabilmente la coda in una trappola per granchi e venne amputata. Winter si adatta alla nuova situazione imparando a nuotare senza coda, ma il movimento innaturale rischia di danneggiarle anche la colonna vertebrale. Gli scienziati quindi studiano una coda protesica che viene accettata non senza difficoltà dal cetaceo. Nella vicenda è coinvolta anche una ragazzina che ha perso una gamba in un incidente e che grazie all’esempio di Winter affronterà la sua disabilità con coraggio.
Il film ha avuto un sequel nel 2014 dal titolo L’incredibile storia di Winter il delfino 2, con gli stessi interpreti e per la regia dello stesso Smith, dove Winter all’inizio un po’ scorbutico e svogliato ritroverà la voglia di vivere e il suo naturale brio grazie a Hope, una delfina che i ricercatori dell’ospedale marino gli fanno incontrare per formare una famiglia e tornare ad essere il delfino più amato da grandi e bambini.