“In una società come questa, l'artista ha perso il suo senso primario” afferma in un’intervista, dove la dimensione del reale è vista come buio feroce.
Delbono è un artista che giunge al cinema dopo aver a lungo girovagato per il mondo insieme a diverse compagnie teatrali e aver interpretato personaggi degni dei migliori drammi di Shakespeare. Firma quale autore opere per il teatro come “Morire di musica”, “Il muro”ed “Enrico V” del grande autore inglese. Nel 1995 poi porta sul palcoscenico “La rabbia” dedicato a Pier Paolo Pasolini.
Il suo primo approdo al cinema avviene nel 2010 in un film diretto da Luca Guadagnino, Io sono l’amore, nel quale interpreta Tancredi Recchi, emblema della borghesia industriale settentrionale che è sposato con Emma, una donna sesnibile, ma tra i due non esistono sentimenti veri, sebbene abbiano tre figli. Il tutto sarà sconvolto dall’arrivo di Antonio, Edoardo Gabbriellini, che rappresenta la dirompente forza dell’amore.
Amore carne del 2013, film diretto dallo stesso Delbono, nel quale i protagonisti solo la trasfigurazione sullo schermo delle fragilità umane e delle differenti visioni della vita, per cui si passa da un luogo ad un altro come fosse un viaggio, il percorso umano.
Pulce non c’è film del 2014 diretto da Giuseppe Bonito, nel quale Giovanna, una ragazzina alle prese con le difficoltà tipiche di un’adolescente, ha una sorellina speciale, Pulce, una bambina di otto anni, autistica, che vive in un mondo tutto suo fatto di fragilità delicatissime. Un giorno però gli equilibri della famiglia saranno bruscamente stravolti perché, accusato il padre di abusi sulla piccola, questa verrà trasferita in comunità.
Io e te, film del 2012 di Bernardo Bertolucci, sul legame del tutto improvviso e fragile tra Lorenzo, adolescente, e Olivia, sorellastra con problemi di tossicodipendenza.