Migliori film in ospedali psichiatrici

Spesso il cinema ha trattato la tematica delle malattie mentali, ed ha ambientato dei film in ospedali psichiatrici

Il cinema ha spesso affrontato la tematica dell'infermità mentale e della pazzia, ambientando spesso delle pellicole dentro degli istituti di cura, o manicomi, per lo più visti in senso negativo.

Uno dei primi film del genere che si può citare è "La fossa dei serpenti" ("Snake pit", 1948) di Anatole Litvak, la cui interprete principale è Olivia De Havilland (la Melania di "Via col vento"). La pellicola si basa su un romanzo, e racconta la storia di una donna che si trova rinchiusa in un manicomio senza ricordare nulla di se stessa e della sua malattia.

Al 1963 invece risale il film "Il corridoio della paura" ("Shock Corridor") di Samuel Fuller, pellicola molto cruda dove si racconta di un giornalista che finge di essere pazzo per entrare in un manicomio e indagare su un omicidio, ma che poco a poco smarrirà la sua stessa sanità mentale.

Il film "Ragazze interrotte" ("Girl, interrupted") è tratto da una storia vera e fu girato nel 1999, avendo come protagoniste Winona Ryder e Angelina Jolie. Nel film si racconta di giovani donne con disturbi di vario genere, dall'anoressia all'autolesionismo, che vengono sottoposte ad elettroshock.

Infine, si deve ricordare il bellissimo "Qualcuno volò sul nido del cuculo" ("One flew over the cuckoo's nest", 1974) vincitore di quattro premi Oscar.