Migliori film italiani cinema muto

Migliori film italiani cinema muto Kolossal, storici, d’amore.

Ecco una breve lista delle pellicole non parlate che hanno segnato la storia del cinema italiano.

1. La presa di Roma (1905). Girato da Filoteo Alberini, innovatore e pioniere, si tratta del primo lungometraggio della storia del cinema italiano. Diviso in sette quadri, il film racconta le vicende storiche legate alla breccia di Porta Pia e venne proiettato proprio a Porta Pia il 20 Settembre 1905 di fronte alle facce incredule degli spettatori accorsi in massa. Della pellicola originale restano soltanto quattro minuti di girato.

2. Quo vadis? (1912). Migliaia di comparse, scenografie avveniristiche, oltre due ore di durata. E’ il film che rese celebre il cinema italiano nel mondo, tanto da restare in palinsesto nei teatri statunitensi per quasi un anno. Aprì la strada alle grandi, spettacolari, sfarzose produzioni degli anni dieci del cinema nostrano. La pellicola narra le vicende di Nerone ed è stata oggetto di numerosi remake.

3. Cabiria (1914). Prosegue la tradizione dei kolossal made in Italy. Girato in tre paesi diversi, i produttori non badarono a spese, tanto da richiedere la collaborazione di Gabriele d’Annunzio per le didascalie. Nonostante le riserve verso le nuove tecniche del cinematografo, il poeta lo definì “un esperimento diretto” ed un “saggio d’arte popolare”. Di clamoroso successo internazionale e proiettato nelle grandi capitali di tutto il mondo, il film dura oltre tre ore.

4. Assunta Spina (1915). Si tratta di uno dei primi film girati in città, tra le strade, ed anticipa le tecniche e le tematiche del neorealismo, anche e soprattutto grazie alla straordinaria interpretazione di Francesca Bertini, che comprese, forse per prima, le potenzialità del cinema, e che riuscì a dare al proprio personaggio una drammaticità ed un realismo mai visti su pellicola.

5. Cenere (1916) Segnato da tematiche vicine al realismo (una donna che viene cercata dal figlio illegittimo abbandonato anni prima) e girato durante la guerra, il film segna la prima (ed unica) apparizione della star internazionale Eleonora Duse sul grande schermo. Complice il periodo storico, il film non ebbe grande riscontro.