Migliori film italiani sui bambini

Nel film "Io speriamo che me la cavo" di Lina Wertmüller un maestro speciale tenta di recuperare dei fanciulli dalla strada e dalla miseria umana ed economica

Il cinema italiano ha affidato all'infanzia un ruolo da protagonista sia nelle pellicole del passato che in quelle dal presente. Sul grande schermo abbiamo visto narrare storie diverse di tanti bambini, più o meno fortunati.

Nell film I bambini ci guardano del 1943 di Vittorio De Sica il piccolo Pricot assiste impotente alla distruzione della sua famiglia e alla separazione dei suoi genitori.

Bellissima del 1951 di Luchino Visconti racconta di una bambina per la quale la madre aspira ad una carriera di attrice, conducendola in un vortice di inutili stress.

Un ragazzo di Calabria di Luigi Comencini  del 1987 racconta la forza di volontà di un ragazzino che supera ogni ostacolo economico e familiare pur di realizzare il suo sogno di fare atletica. Dello stesso regista ricordiamo anche il film Incompreso del 1966 ispirato dall'omonimo romanzo di Florence Montgomery.

In Io speriamo che me la cavo  di Lina Wertmüller, tratto dall'omonimo libro di Marcello d'Orta, un maestro speciale tenta di recuperare dei bambini dalla strada e dalla miseria, umana ed economica. 

Il grande cocomero di Francesca Archibugi del 1993 narra il percorso di guarigione dall'epilessia nervosa di una fanciulla di nome Pippi.

Piccoli così un documentario di Angelo Marotta rappresenta la vita miracolosa dei neonati prematuri nei primi mesi di vita, quando il loro corpo è piccolissimo, tanto da entrare nel palmo di una mano.