L'arte, pittura e scultura, è anche continua fonte di ispirazione per il mondo del cinema, che spesso ne racconta nei suoi film
L'arte, in ogni sua forma, rappresenta spesso anche materia per sceneggiature cinematografiche: sovente si racconta la vita di un pittore, o di un artista, a volte si incentra la narrazione su un'opera, o un particolare periodo culturale.
Tra i film più belli che siano mai stati girati sull'arte, possiamo ricordare "Il tormento e l'estasi" ("The agony and the ecstasy", 1965), diretto da Carol Reed ed interpretato da Charlton Heston. In questa pellicola si affronta una delle più grandi figure del Rinascimento italiano, quella di Michelangelo Buonarroti. In particolar modo, si seguono le vicende della genesi della Cappella Sistina.
Parla invece di un artista contemporaneo "Basquiat", film del 1996 che racconta la tragica storia del graffittaro newyorkese che fu pupillo di Andy Warhol. Il cast annovera molti nomi importanti, come David Bowie, Benicio del Toro, Gary Oldman, Willem Defoe. Nel 2006, in "L'ultimo inquisitore" ("Goya's Ghosts"), il regista Milos Forman racconta per suggestioni l'opera pittorica di Francisco Goya.
In tempi più recenti, più che narrare le vicende di una vita, i film hanno cercato di ricostruire anche nella fotografia le opere del pittore di cui parlano. questo è il caso di "I colori della Passione" ("The Mill and the Cross") girato nel 2011 da Lech Majewski. In questo lungometraggio ci si ispira alle opere del pittore fiammingo Peter Bruegel il Vecchio.