Miseria e Nobiltà è un film del 1954 girato da Mario Mattoli, che racconta la storia di Felice Sciosciammocca, un divorziato caduto in povertà che, con l'aiuto dei suoi amici, si introduce in una casa di un ricco cuoco per aiutare una giovane coppia di innamorati. La finzione gli servirà per sopravvivere dalla fame in cui viveva e gli farà conoscere i risvolti del suo passato che credeva ormai perduto.
Totò interpreta magistralmente Felice Sciosciammocca e Enzo Turco è invece il suo amico Pasquale, con cui cerca di sbarcare invano il lunario il primo scrivendo le lettere per gli analfabeti, il secondo scattando fotografie,
La compagna di Totò, isterica e possessiva, è Luisella, interpretata da Dolores Palumbo, la moglie di Pasquale, con la quale litiga spesso, è Concetta, interpetata da Liana Billi.
Pasquale e Concetta hanno una figlia, Pupella, interpretata da Valeria Moriconi. Pupella si innamora di Luigino, interpretato da Carlo Cuocco. Luigino è il fratello della bella Gemma, una giovanissima e ancora alle prime armi, Sophia Loren. Il ragazzo innamorato di lei che ha chiesto aiuto a Sciosciammocca e la sua combriccola, è il marchesino Eugenio Favetti, intepretato da Franco Pastorino. Il papà di Gemma, nella cui casa si introducono Felice e Pasquale insieme a Concetta e Pupella, è Don Gaetano, interpretato da Gianni Cavalieri.
All'interno della fastosa casa di Don Gaetano c'è una domestica, Bettina, interpretata da Giulia Melidoni. Nel corso del film si scoprirà che Bettina è l'ex moglie di Felice e che i due avevano un figlio, Peppiniello, interpretato da Franco Melidoni.
Miseria e Nobiltà è un film divertente che fa molto ridere, ma dietro ogni risata, come in ogni film di Totò, si nasconde la consapevolezza amara di un mondo difficile in cui la povertà e la nemica quotidiana da sconfiggere.