Nuovo Cinema paradiso è un film del 1988 girato da Giuseppe Tornatore, ambientato in un piccolo paese siciliano, Giancaldo, negli anni successivi alla Seconda Guerra mondiale. Il film ha avuto un successo internazionale: ha vinto l'oscar come miglior film straniero nel 1990.
Il protagonista della storia è Salvatore, detto Totò: lo vediamo bambino nella calda e folkloristica Sicilia oltre che adulto nella capitale. Il piccolo Totò è interpretato da Salvatore Cascio. Ci vuole poco ad affezionarsi a questo bambino irrequieto, simpatico e tanto furbo: è, infatti, appassionato di cinema e va a vedere spesso i film dell'epoca nel Cinema Paradiso, luogo di ritrovo e di svago per tutta la città. Il macchinista della sala è Alfredo, interpetato da Philippe Noiret.
I due diventeranno sibito grandi amici nonostante i primi tentativi di Alfredo di allontanarlo dal cinema considerando il suo mestiere, da cui Totò è fatalmente attratto, troppo duro.
Tra i personaggi di Giancaldo, ritroviamo tante figure caratteristiche: Leo Gullotta, ad esempio, è Ignazino, un uomo con un ritardo mentale, legato al prete, padre Adelfio interpretato da Leopoldo Trieste. La sala del Cinema Paradiso era all'interno dell'oratorio della chiesa: più volte il parroco dovrà censurare le scene di bacio ritenute troppo scabrose per l'epoca.
La moglie di Alfredo è Isa Danieli, la mamma del piccolo Totò è Antonella Attili, Il napoletano Spaccafico, colui che ricostruità il cinema Paradiso dopo il tragico incendio, è Enzo Cannavale.
Totò adolescente è interpetato da Marco Leonardi: il giovane conoscerà le gioie e i dolori dell'amore innamorandosi perdutamente di Elena, una dolce Agnese Nano.
Da adulto, Salvatore è interpretato da Jacques Perrin: la nuova vita nella capitale è per Totò dinamica e professionalmente attiva. Diventa, infatti, una figura importante nell'ambito cinematografico, che però non farà mai più ritorno al paese natale per dimenticare quel mondo della sua vita legato a Elena che non riuscirà mai a levarsi dalla testa.
La madre anziana è interpretata da Pupella Maggio e sarà lei a informare il figlio della morte del caro amico-padre acquisito Alfredo. Sarà l'unico motivo che farà ritornare in Sicilia Totò, commosso dalla morte del suo unico vero amico, e constretto a fare in conti con quel mondo che non aveva dimenticato: Giancaldo, la città della sua infanzia e dei suoi legami più profondi, oltre che il Cinema Paradiso, l'unico luogo in cui era veramente felice.