Il capodanno rappresenta una di quelle festività alle quali da sempre corrisponde una gran serie di preparativi.
Sin da lontanissima tradizione, la fine dell’anno rappresenta sia socialmente che religiosamente un momento da festeggiare in modo assolutamente indimenticabile. Nel nostro paese, come spessissimo succede per questo tipo di ricorrenze, la notte di San Silvestro si unisce alla voglia di preparare un cenone indimenticabile. Sia per quello che riguarda i ristoranti che soprattutto nelle proprie abitazioni. Ed è proprio qui che tra le tante pietanze che fanno da corollario alla tradizione culinaria italiana, si staglia la figura del cotechino con le lenticchie.
Oltre il gusto e le calorie, questo piatto rappresenta un filo rosso che unisce la modernità alle antiche credenze popolari. Il maiale da sempre rappresenta l’opulenza mentre la lenticchia è simbolo di guadagno e salute. Come da prassi, un’ottima cena deve essere accompagnata da ottimi vini e bollicine… Lo spumante, lo champagne e la grande tradizione dei prosecchi italiani: sono solo alcune delle opzioni che vengono scelte per brindare all’arrivo dell’anno nuovo. Anche il vestiario di Capodanno ha un suo codice ben preciso. Il colore predominante infatti è senza nessun’ombra di dubbio il rosso. Anche in questo caso, questo colore così acceso e così legato alle festività rappresenta un simbolo di positività e buon augurio per l’anno nuovo che si sta affacciando alla finestra.
Notte danzante a capodanno
Dopo una bella cena, cosa c’è di meglio di lasciarsi un po’ andare al piacere della danza con i grandi revival che caratterizzano la notte di San Silvestro. Dai grandi classici della dance americana degli anni 70, dove locali come lo Studio 54 la facevano da padrone. Per arrivare all’epoca d’oro dei tormentoni italiani che nello stesso periodo facevano ballare un’intera generazione. Il fattore assolutamente affascinante di queste musiche è che ciclicamente conquista anche le nuove generazioni, spesso recalcitranti a pezzi del passato.
Con le nuove piattaforme musicali, si possono creare ore e ore con la propria playlist preferita, tenendo conto ovviamente del gusto di tutti gli invitati e avendo a disposizione l’opportunità di cambiare con un semplice clic. Pensando alla “Dolce Vita” di Fellini il Capodanno a Roma ha visto anche ovviamente il proprio spazio ben presente nel mondo cinematografico, con grandi classici che studiavano e riproponevano i festeggiamenti nelle parti più disparate del mondo. Festeggiare con i propri amici e i propri cari la fine di un anno faticoso per lanciarsi con entusiasmo nell’anno futuro che ci aspetta: questo è quello che desideriamo tutti.