Personaggi del cortometraggio Piper

C’è tanta Italia nei due piccoli uccellini che hanno commosso e stupito la critica: complimenti, dunque, al regista Alan Barillaro.

Senza mezzi termini è stato definito il corto più bello e ben realizzato del 2016: e “Piper” lo è davvero.

Il cortometraggio realizzato dalla Pixar, da un’idea di Alan Barillaro, della durata di circa sei minuti, ha come protagonisti due piccoli uccellini, due piovanelli, mamma e figlio in riva al mare, dove spesso essi si trovano.

Racconta dei primi passi del piccolo piovanello, spinto appunto dalla mamma alla conoscenza dell’oceano e quindi della vita: il giovane uccellino, di nome Piper, si trova infatti davanti all’impetuoso mare e deve decidere se affrontarlo o tirarsi indietro.

In un primo momento si farà spaventare dalla violenza delle onde, che lo fanno cadere turbandolo non poco, ma successivamente la sua forza di volontà avrà la meglio e tutto andrà per il meglio, in una scoperta continua.

Dunque una metafora della vita, delle sue difficoltà e delle sue scoperte: un invito a non cedere ad un primo momento in cui ci si può far spaventare o turbare dagli eventi, ma ad affrontarli con la massima determinazione con il forte intento di superarli.