Personaggio interpretato da Pierfrancesco Diliberto in La mafia uccide solo d'estate

La storia di Arturo un giovane giornalista che sin da piccino ha respirato odore di mafia

All'anagrafe è Pierfrancesco Diliberto, ma è conosciuto come Pif, attore, conduttore televisivo e regista. Il film che lo reso celebre nel panorama cinematografico è “La Mafia uccide solo d'estate”. Uscito nel 2013, nella pellicola lo troviamo sia nelle vesti di regista che di interprete. Pierfrancesco Diliberto impersona Arturo, giovane giornalista che fin dalla nascita ha sempre vissuto a contatto con la mafia.

Concepito il giorno della strage di viale Lazio, avvenuta a Palermo nel 1969 per mano di Cosa nostra, la prima parola che impara Arturo da piccolo è proprio “mafia”. Oltretutto è dotato di un dono naturale: quella di saper distinguere un boss mafioso da una persona perbene.

Un giorno incontra il Totò Riina all'ospedale, e pur non sapendo che sia lui si spaventa. A spronarlo all'attività di giornalista è Francesco, un cronista di mafia che vive nel suo stesso stabile e che proprio a causa delle sue inchieste, viene trasferito dal direttore della testata per cui lavora a occuparsi delle rubriche sportive.