Personaggio interpretato da Tobey Maguire in Il grande Gatsby

L'attore californiano nella trasposizione cinematografica del romanzo di Francis Scott Fitzgerald veste i panni del narratore Nick Carraway.

Nel 2013 il regista australiano Baz Luhrmann dirige gli attori Leonardo DiCaprio, Carey Mulligan e Tobey Maguire, nel colossale film Il Grande Gatsby, trasposizione dall’omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald.

Al giovane Tobey Maguire viene assegnato un ruolo di primo piano, quello di Nick Carraway, il narratore – sia nel libro che nella pellicola – dell’intera storia. Il film, infatti, si apre proprio con il personaggio di Maguire che nel 1929 è in cura in un ospedale psichiatrico. Quando il dottor Walter Perkins si accorge della difficoltà di Nick nel raccontare una serie di episodi legati ad un certo Jay Gatsby, gli suggerisce di scriverli e da qui si mette in piedi la narrazione.

Nick ritornerà con la mente ai giorni nei quali era solo un ragazzo ansioso di fare fortuna nel mondo della finanza dopo la laurea a Yale, quando andando a vivere nel West Egg, sulle coste di Long Island, fa la conoscenza del suo eccentrico vicino di casa: il noto Jay Gatsby. Giovane, ricco, affascinante, Gatsby è conosciuto da tutta l’alta società di New York per le sue feste mondane, ma qualcosa si cela dietro quell’ostentata opulenza.

Nello stesso periodo, Nick si reca in visita dopo anni dalla cugina Daisy Carraway, diventata oramai moglie del famoso giocatore di polo Tom Buchanan. Daisy mostrerà al cugino quanto poco, in realtà, conti il danaro e quanto poco serva ad arrivare alla felicità: lei vive in una gabbia dorata, alle spalle di un marito spavaldo che la tradisce apertamente con la moglie di un meccanico della periferia.

L’incontro organizzato da Nick tra Daisy e Gatsby scatenerà una serie di conseguenze che culmineranno in un tragico epilogo.

Nonostante Il Grande Gatsby sia stato apprezzato in larga misura dalla critica - specialmente per l’interpretazione di DiCaprio – Maguire ha ricevuto critiche per la sua poca espressività.