Personaggio interpretato da Tony Servillo nel film La grande bellezza

Vi raccontiamo chi è Jep Gambardella, personaggio interpretato da Tony Servillo nel film La Grande Bellezza.

Scopriamo insieme le caratteristiche del protagonista dell’ormai celeberrimo film di Paolo Sorrentino e interpretato dall’attore Tony Servillo. Su di lui si è detto di tutto, anche che Umberto Contariello, sceneggiatore del film Premio Oscar avesse pensato inizialmente a Roberto Benigni per il ruolo e che quest'ultimo abbia rifiutato poiché, a suo dire, “la storia non stava in piedi” ma poi la notizia è stata smentita dall'interessato che ha tenuto a precisare che fin dal primo istante il personaggio è stato cucito e pensato esclusivamente sulla figura di Tony Servillo. Il nostro attore, nato ad Afragola nel 1959, noto anche come regista tarale, vincitore di tre European Film Award, quattro David di Donatello, quattro Nastri d'argento, un Golden Globe, tre Ciak d'Oro, e infine il Marc'Aurelio d'Argento per il miglior attore al  Festival Internazionale del Cinema di Roma, avrebbe abbracciato da subito e senza esitazioni l'idea di impersonare Jep, poichè affascinato sia dal personaggio che dal progetto, divenuto poi un grande successo. Jep Gambardella, diventato famoso per l'immancabile sigaro fra le labbra, è un giornalista ormai attempato, sulla sessantina, ex tombeur de femmes, deluso da un vecchio amore mai dimenticato, che dopo aver scritto un primo romanzo di successo, L'apparato umano, ha deciso di dedicarsi senza risparmio alcuno alla vita mondana all'ennesima potenza, intesa nel senso più ampio del termine, circondandosi di una nutrita corte di personaggi stravaganti, molti dei quali vagamente felliniani (tipo la direttrice nana del giornale), che riempiono il vuoto delle loro giornate e, soprattutto, delle loro vite, trascorrendo le notti a ubriacarsi e a fare baldoria, nel tentativo estremo e inutile di fuggire da tutti i problemi. Alla fine, grazie a una ritrovata spiritualià, Jep riuscirà a capire il senso più profondo della vita, ritornando alle origini e al fulcro di tutto, alla riscoperta di una grande bellezza che è soltanto dentro di sè.