I registi del cinema d'animazione non sono pochi. I maggiori esponenti di questo genere sono principalmente tre: Disney, Miyazaki e il duo H&B.
Walt Disney rappresenta una delle maggiori personalità artistiche e culturali del secolo scorso. La sua genialità è comprovata dalla creazione di personaggi ancora oggi estremamente noti, da una serie fumettistica di incredibile successo, ossia "Topolino", dai numerosissimi Premi Oscar vinti e dalla creazione di un'industria cinematografica che a distanza di tanti anni dalla sua morte sopravvive con gran successo.
A lui va il merito di aver realizzato cartoni che ancora oggi accompagnano i pomeriggi di numerosi bambini. "Biancaneve e i sette nani" (1937), "Pinocchio" (1940) e "Dumbo" (1941) sono solo alcuni pallidi esempi del contributo che Disney ha dato al cinema d'animazione.
Con Hayao Miyazaki il discorso cambia radicalmente. Si tratta di un altro padre del cinema d'animazione ma di una tipologia totalmente diversa. Nelle sue produzione non troviamo l'impianto favolistico tradizionale ma la creazione di una vera e propria mitologia contemporanea. Inoltre la crescita del protagonista assume sembianze più realistiche nonostante siano immerse in situazioni totalmente surreali.
Vincitore dell'Orso d'Oro e del Leone d'Oro, deve la sua popolarità, anche qui in occidente, per film quali "La città incantata" (2001), "Principessa Mononoke" (2000) e "Il castello errante di Howl" (2005).
William Hanna e Joseph Barbera formano dal 1957 un sodalizio artistico di gran fortuna. A loro si deve l'origine di classici dell'animazione quali i "Flinstones" (1959) e "Tom&Jerry" (1939).