“Billy Elliot”, che racconta la vita dell’omonimo orfano, è un film uscito nel 2001.
Billy Elliot è un ragazzino orfano di madre da quando aveva 10 anni. Vive con il padre, la nonna e il fratello in Inghilterra. Il sogno di Billy è intraprendere un corso di danza classica che gli permetta di diventare un ballerino professionista. Ma sono gli anni Ottanta, più precisamente il 1984, e il Regno Unito è ancora in una fase conservatrice. La società del tempo è innervata di pregiudizi che collegano ad alcune discipline, prima tra tutte proprio la danza classica, lo stigma dell’omosessualità. Questa, tra l’altro, è ancora un terribile tabù. Billy, un undicenne fragile e ancora scosso per la perdita della madre, viene quindi costretto dal padre a praticare il pugilato, sport considerato virile e adatto a un bambino maschio.
Billy decide comunque di prendere lezioni di danza classica nella classe femminile di Mrs Wilkinson. Nonostante l’opposizione del padre del ragazzo, sarà proprio lei la più grande sostenitrice del progetto di Billy. Disattendendo gli ordini dell’uomo, infatti, preparerà il bambino al meglio perché questi possa affrontare le audizioni per l’ingresso alla Royal Ballet School di Londra.