Gli Equilibristi investiga lucidamente la tematica dell’impoverimento dell’uomo difronte ad uno stato di urgente necessità
Gli Equilibristi, film drammatico diretto da Ivano De Matteo e uscito nelle sale nel settembre del 2012, narra vicende e tematiche tipicamente ed amaramente contemporanee, quali le relazioni extra-coniugali, la povertà economica derivante dalla separazione dei coniugi, la conseguente perdita di umanità e dignità.
Il protagonista de Gli Equilibristi è Giulio, interpretato da un perfetto Valerio Mastrandrea, impiegato comunale dei nostri giorni che tradisce la moglie Elena (Barbora Bobulova) e si ritrova, dopo la separazione, a dover mantenere, oltre che se stesso, la moglie e i due figli. Da qui inizia la parabola discendente dell’uomo, sempre più inaridito dalla povertà e divenuto totalmente cinico. Gli Equilibristi traccia una linea retta sospesa sull’abisso dell’annichilimento morale, e sopra la quale i personaggi tentano di camminare, proprio come equilibristi, per non cadere nel vuoto. Perfino i pochi tratti comici di Giulio, che denotano quantomeno un’umanità normale e piccolo borghese, vanno svaporando durante il dipanarsi della storia, lasciando il posto all’elemento tragico: il tragico al posto del comico, l’istinto di sopravvivenza quasi bestiale al posto della dignità e della dimensione sociale.