Quando è ambientato I due volti di gennaio

Il film I Due volti di Gennaio, tratto dall'omonimo romanzo, è un thriller ambientato nella Grecia del 1962.

 Sullo sfondo del Partenone inizia questa storia che vede come protagonista un triangolo composto da Chester ricco imprenditore americano, Colette, la sua bella moglie e Rydal, una guida turistica che per alcune vicissitudini si unisce alle loro vite. "Gli antichi greci erano i maestri dell'inganno" dice Chester, davanti agli imponenti templi greci, primi evidenti richiami alla mitologia greca, presenti nel film. E al mercato delle pulci l'attenzione di Colette si sofferma proprio su un oggetto dell'artigianto cretese: un braccialetto dorato che ritrae 2 serpenti che non si uniscono e non hanno coda, simbolo di immortalità e amuleto protettivo per la gente di Atene, credenza mitologica che Rydal le spiega. La luce color giallo pallido domina il film, anche i colori degli abiti dei protagonisti sono in tinta con i maestosi templi greci; tutto è riscaldato da una luce calda, tenue, avvolgente, prima di virare sui toni del noir. Infatti glli affari poco leciti di Chester cambiano inesorabilemente i destini di sua moglie e della guida Rydal, colpevole di essersi legato casualmente a loro solo perchè il volto di Chester gli ricorda quello del padre morto poco tempo prima. A causa di alcuni debiti, Chester uccide un detective privato che lo ha raggiunto in Grecia per chiedergli i soldi, Rydal vede Chester trasportare il corpo del detective e da quel momento i loro destini si uniscono, l'uno non può far a meno dell'altro per salvarsi. Chester non può tornare in America perchè ricercato, quindi costretto a rimanere in Grecia, si rifugia con sua moglie e con Rydal nell'isola di Creta. Chester è spaesato, confuso e si imbatte nella quotidianità degli abitanti dell'isola, ben diversa dalla caotica New York a cui Chester è abituato. Questo continuo sfuggire alla polizia li porta a rifugiarsi nei templi e nelle rovine greche e in uno di questi nascondigli Chester, in preda all'alcol, dopo uno scontro verbale e fisico, uccide Colette. Il luogo dove Colette trova la morte evoca alla mente il labirinto di Teseo e il Minotauro, leggenda che Rydal racconta ai suoi turisti in visita ad Atene. Rydal la ritrova e capisce subito che è stato Chester ad ucciderla, ma deve trovare il modo per dimostrarlo e soprattutto per tirarsi fuori da questa storia. Capisce che l'unico modo per dimostrare la sua innocenza è consegnare Chester alla polizia e farlo confessare. La confessione di Chester avverà solamente in punto di morte, di fronte al registratore vocale di Rydal il quale, grazie alle ammissioni di colpa di Chester, sarà scagionato e uscirà innocente da questa vicenda. Il gesto di Rydal che si reca alla tomba di Chester e seppellisce il braccialetto con i serpenti, ricordo di Colette, conclude il film. Ora Rydal è libero di tornare alla sua vita da guida turistica come Teseo che torna a casa dopo aver sconfitto il Minotauro.