Capolavoro letterario di John Ronald Reuel Tolkien, un fantasy frutto dell’immaginazione dell'autore situato nell'irreale Terra di Mezzo al tempo della Terza Era.
Pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955. Tradotto in trentotto lingue, con decine di riedizioni ciascuna, resta una delle più popolari opere letterarie del XX secolo.
Riferimenti a questa realtà immaginaria vengono forniti per tutto il corso della vicenda, ma sono le appendici del testo e Il Silmarillion, opera postuma, a descriverne la storia, gli usi e i linguaggi di queste civiltà.
Il testo narra l'origine di Sauron al servizio di Melkor, archetipo del male, della guerra scatenata contro quest'ultimo dalle potenze angeliche, i Valar, che alla fine della Prima Era lo sconfiggonoo e lo rinchiudono in un luogo oltre il tempo e lo spazio.
Il Signore degli Anelli è stato girato in 274 giorni, usando 350 set costruiti appositamente in più di 150 località in tutta la Nuova Zelanda.
È uno dei maggiori successi letterari e cinematografici e uno dei più amati. Una trilogia che attraverso il genio di J.R.R. Tolkien ha concretizzato la fantasia in immagini straordinarie. Diretto dal regista Peter Jackson, con un cast di attori incredibile ed una location straordinaria che ha ospitato la troupe per quattro anni, presso le isole neozelandesi, portando un radicale mutamento nella storia di questa area geografica, permettendo al mondo di conoscerne i paesaggi e di innamorarsi della sua natura incontaminata.
Nell’Isola del Nord per esempio si può visitare Hobbiton presso Matamata, una verde località, dove sono state ricreate le piccole case degli hobbit, creature pelose alte circa quanto un bambino. Il Gran Burrone, dove hobbit, nani, elfi e umani si ritrovano per formare la Compagnia dell’Anello, ambientato nel Kaitoke Regional Park. Qualche difficoltà è stata creata dalla location scelta per il monte Fato, il luogo dove Frodo deve portare l’Anello per scioglierlo nella lava incandescente: il vulcano Ruapehu, all’interno del Tongariro National Park, sacro ai Maori e quindi impossibile da fotografare. Con degli effetti speciali la montagna è stata stravolta nell’aspetto per poter girare le scene finali del film.