Quando è ambientato "Kinatay" (2009)

Una storia cruda ambientata nelle Filippine

"Kinatay" è un film del 2009 che narra il cammino di una lunga notte nel mondo sotterraneo delle Filippine, caratterizzato da corruzione e crudeltà nauseante, visto attraverso gli occhi di un pivello cadetto della polizia. Ricco di violenza, stupri e mutilazioni documentati ampiamente in tempo reale, da angolazioni che rendono il pubblico partecipe, un'esperienza di voyeurismo forzata che suscita e ha suscitato certamente forti reazioni.

La direzione artistica volutamente rozza, aggiunge un tocco unico al corpo contundente di indignazione morale di Mendoza, ma non aiuta "Kinatay" (che significa 'massacro' in Tagalog) a fare una “strage” di spettatori nei cinema.

A differenza di qualsiasi altro lavoro di Mendoza, come "Foster Child" o "Serbis", che cattura con calore fenomeni sociali esotici, in questo caso la realtà delle Filippine, la fetta di paese abbozzato in "Kinatay" propone crimine e una cattiveria che si possono trovare ovunque nel mondo. Questo lo rende un film duro e difficile da vendere e da far girare nelle sale. La prima parte del film è ambientata nelle ore diurne, la seconda in quelle notturne.