La voglia di integrazione dei rifugiati fuggiti dalla guerra, ma c'è anche chi non ce la fa
Una vecchia canzone può aiutare una donna costretta ad abbandonare il proprio villaggio a sentirsi meno sola. E quello che succede nel film "La canzone perduta" diretto da Erol Mintas. Uscito nelle sale cinematografiche il 24 marzo 2016, "La canzone perduta" è ambientato nella Instambul degli anni Novanta. La storia è incentrata sul tema dei rifugiati curdi costretti a lasciare i loro villaggi per trovare rifugio alla periferia di Instambul in Turchia. Tra loro c'è chi ha voglia di intergrazione, come Ali, giovane insegnante con la passione per la scrittura e fidanzato con Zeynep. Ma non è così per tutti. A dimostrarlo è Nigar, l'anziana madre di Ali che non riesce proprio ad ambientarsi in quella muraglia di cemento. Alla donna manca tantissimo il villaggio dove ha sempre vissuto e cerca in tutti i modi di ritornare. Ogni giorno prepara le valigie e vaga per la città nella speranza di trovare la via giusta che la riconduca alla sua terra nata. L'anziana è inoltre convinta che tutti i vicini siano tornati ai loro villaggi. Un vero e proprio dramma che sfocia sempre nell'ennesimo sogno: la ricerca di quella vecchia canzone che le ricorda il suo villaggio curdo. Ad aiutarla ci prova con tutte le sue forze anche il figlio Ali...