Quando è ambientato La ragazza sul ponte

Un film in bianco e nero girato alle soglie del duemila ma ricco del fascino e dell’eleganza delle pellicole francesi di metà novecento

Un film controverso, che non ha mancato di suscitare un vasto dibattito nel pubblico e ancor di più tra i critici. Certamente raffinato ed elegante, come quasi tutte le pellicole di Patrice Leconte, ma forse incapace di reggere il confronto con i grandi classici cui si ispira (Fellini su tutti).

Di sicuro, l’eleganza di questa opera richiama le grandi pellicole francesi di metà novecento, cercando di ricreare, con il bianco e nero, l’idea di una contemporaneità tra la creazione del film e la storia narrata. Una storia basata sul rapporto di amore e odio tra un lanciatore di coltelli e la donna che ha salvato dalle acque della Senna dove si era gettata cercando la morte.

In un coinvolgente peregrinare per l’Europa (Francia, Turchia, Grecia, Italia) si dipana la storia di Adèle e Gabor, interpretati da due stelle d’oltralpe: Vanessa Paradis e Daniel Auteuil (quest’ultimo una spanna sopra tutti gli altri interpreti).