La potente e secolare dinastia Qing si espande dalla sua terra di origine, che è l’odierna Manciuria, e conquista tutta la Cina e i territori limitrofi regnando dal 1644 fino al 1912. Un grande impero, quello manciù, che si impone con la sottomissione dei popoli attraverso la pena di morte e l’obbligo di nuovi costumi, invisi ai dominati, come “l’obbligo del codino”. Vediamo dove è ambientato La tigre e il dragone 2.
Il tutto inizia nel 1779, come vuole la saga intitolata “the Crane - Iron Pentalogy” a cui si ispira questo sequel del primo film di Ang Lee intitolato “La tigre e il dragone“. La narrazione epica è composta da cinque novelle scritte dal grande poeta e scrittore cinese Wang Du Lu. Con “la Tigre e il Dragone 2”, che uscirà nel 2016 su pellicola, siamo già alla quarta delle novelle e facendo un po’ di conti degli anni che passano dalla data di partenza… siamo sbarcati nel 1815!! Eppure ancora in quei tempi, quelli dei grandi cambiamenti tecnologici e industriali per l’Occidente esploratore e colonizzatore, imperversano nelle menti dei popoli asiatici le fantastiche mitologie di guerrieri e maestri wudang, di magiche spade perdute e recuperate, di amori profondi, di aspri conflitti intrisi di profondo odio e disprezzo, di ricongiungimenti quasi miracolosi e di redenzioni di anime ribelli…un vero cult per gli amanti dell’Oriente antico e “marziale”.