Quando è ambientato Les souvenirs

Tre generazioni a confronto per ricostruire un legame che passa per la memoria affettiva e diventa una celebrazione della vita vista con gli occhi di un giovane, di un adulto e di un anziano.

Ciò che ci salva dalla solitudine dell’esistenza è spesso un semplice souvenir, un piccolo ricordo di un luogo o di una situazione in cui abbiamo vissuto una parte significativa della nostra vita, e con essa anche quella degli altri che hanno fatto parte della nostra cerchia affettiva.

I protagonisti di questa storia, invece, fanno di tutto per rimuovere il loro passato e cominciare un nuovo presente fatto però di incertezza e di isolamento: una donna anziana, nonna del giovane ventitreenne protagonista, Romain, fugge dal suo ospizio – e anche dalla vecchiaia –, così come il padre pensionato è “in fuga” da un’esistenza che non lascia scampo dal vuoto sociale a cui è destinato. Lo stesso Romain è in cerca di un soggetto per il suo romanzo e fino a che non lo trova vive “nel buio” di un lavoro da guardiano notturno. Una storia, la loro, che si svolge tra le strade e gli scenari di una Francia post-moderna dove gli affetti e i valori, però, ancora sopravvivono nei luoghi, negli episodi, nelle emozioni che Romain ripercorre come fossero souvenir.