Un uomo indifferente che riscopre la gioia del contatto umano.
Alla Festa del Cinema di Roma arrivano film anche dal lontano Oriente, come dimostra il film di Miwa Nishikawa: nata nel 1974, è una scrittrice e regista giapponese, considerata una tra i migliori filmmaker del suo Paese, visti anche i numerosi premi che le sono stati assegnati.
Nel 2015 ha scritto il romanzo "Naagai Iiwake", conosciuto all'estero come "The Long Excuse" e successivamente ha deciso di farne una trasposizione cinematografica, cosa avvenuta quest'anno col suo ultimo film.
La storia è ambientata nel Giappone dei nostri tempi ed il soggetto principale è il famoso scrittore Kei Tsumura, interpretato da Masahiro Motoki, il quale perde la moglie in un tragico incidente: la donna stava andando in montagna a sciare con la migliore amica, quando il bus su cui erano a bordo è uscito fuori di strada, cosa che ha portato alla morte di entrambe. Il marito, però, non le era molto attaccato e quando venne a sapere della sua triste fine, la stava tradendo con un'altra donna. Tsumura non riesce a provare dispiacere per l'avvenimento e si trova costretto a fingere. Una volta, però, che incontra il marito della migliore amica della moglie, il quale è dilaniato dalla sofferenza, si offre di aiutarlo guardandogli i due figli mentre lui si prende qualche giorno di riposo. In questo modo il protagonista si affeziona ai due bambini e riesce a capire meglio qual'era la relazione che lo legava la moglie e cosa lei abbia potuto provare nel vederlo così distaccato.