Quando è ambientato Poesia che mi guardi (2009)

“Poesia che mi guardi”: il racconto della vita di Antonia Pozzi, poetessa milanese di strada, morta suicida a Milano nel 1938

La letteratura dei primi anni del novecento italiano è sempre stata considerata tra le più importanti. I maggiori scrittori vengono influenzati da nuove correnti artistiche che li spingono a percepire le emozioni in modo differente.

Proprio in questo periodo è ambientato il film “Poesia che mi guardi” che racconta la storia di Antonia Pozzi, morta suicida all’età di ventisei anni, una poetessa milanese che ultimamente qualcuno ha dimenticato.

La poetessa Antonia Pozzi nasce a Milano nel 1912 e scoprirà la sua vena artistica anche grazie all’incontro con un trio di ragazzi, gruppo all’epoca si faceva chiamare H5N1, che si diletta a fare poesia di strada scrivendo i proprio versi sui muri della bella Milano.

In questo film la regista, Marina Spada, mette in risalto la figura del poeta all’interno di una società come quella degli anni venti e trenta, che era particolarmente condizionata da pregiudizi e dagli atti di ribellione degli artisti. La poetessa Pozzi in questo caso sarà vittima dell’efficacia comunicativa degli H5N1.