La storia si svolge tra il 1958 e il 1985. Narra di un mondo che cambia al femminile.
La fiction narra le vicende di un’azienda di Bassano del Grappa, in Veneto. Si tratta di una distilleria gestita da un padre di famiglia dispotico e rozzo legato allo stereotipo patriarcale tipico della società dell’epoca. Malgrado la presenza di due figlie femmine più grandi, l’uomo è totalmente centrato sul figlio maschio, considerato a priori il suo degno successore. Ma le donne di famiglia, la madre e le due figlie dell’imprenditore, non si fanno scoraggiare dall’atteggiamento dell’uomo e avranno un ruolo fondamentale per l’azienda. In un contesto storico stravolto dall’approvazione di nuove leggi come quella sul divorzio e quella sull’aborto, si affaccia anche il ’68 con le sue tumultuosità politiche. E’ infatti il 1 dicembre 1970 quando viene approvata la cosiddetta legge “Fortuna – Baslini”, legge n.898 “Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio”. Fu una legge che sconvolse gli animi degli italiani, tant’è che dopo soli quattro anni, nel 1974, veniva interpellato un referendum abrogativo con l’intento di abolire questa legge. Ma il referendum ancora una volta conferma che gli italiani sono pronti a cambiare e vincono i “NO”. In contrapposizione a questo fino al 1975 abortire in Italia era reato ma nel 1978, e più precisamente il 22 maggio, viene approvata la legge 194 che riconosce alla donna di poter interrompere gravidanze indesiderate gratuitamente nelle strutture pubbliche. Ed ecco che le donne scendono in campo con tutta la loro grinta, sensibilità e fragilità. Uno spaccato storico al femminile dove si gettano le basi per costruire un mondo nuovo, dinamico e libero dal giogo dell’ottusità maschile dell’epoca. Un periodo difficile dove solo grazie al coraggio di alcune, come le protagoniste di questa storia, le donne di oggi possono vantare diritti allora impensabili.