Quando è ambientato Una vita da gatto

Questa classica commedia americana per famiglie si svolge ai giorni nostri e mostra una società poco attenta ai valori della famiglia.

Non vi è nulla di specifico ad indicare il periodo esatto in cui si svolge la vicenda, tant’è che se non fosse per la presenza di smartphone, tipici dell’ultimo decennio, potrebbe tranquillamente posizionarsi in un tempo indefinito tra gli anni novanta ed oggi. Infatti l’ambientazione è quella della classica metropoli americana senza tempo. Solo la tecnologia fornisce qualche informazione al riguardo, ma le dinamiche cittadine dell’ultimo ventennio hanno subito poche variazioni: traffico, grattacieli, metropolitane affollate, moltitudini di persone per le strade. Ritroviamo quindi un Kevin Spacey che potrebbe tranquillamente essere lo stesso di “American Beauty” (2000) senza che la storia ne risenta, anche se in realtà sono passati sedici anni. Ed è forse questo il succo del discorso, una storia senza tempo con protagonista uno dei valori universali: l’importanza della famiglia.

Tom Brand (Kevin Spacey), imprenditore miliardario, segue l’onda del successo e desidera conquistare lo skyline cittadino costruendo la torre più alta del Nord America. Tuttavia vi è un personaggio particolare: il signor Felix Perkins, interpretato da un meraviglioso Christopher Walken. Il suo aspetto un po’ retrò e la sua bottega magica piena di gatti, trasportano lo spettatore in una bolla temporale dove tutto è possibile. La magia del luogo e l’atteggiamento di questo bizzarro personaggio che parla con i gatti hanno il giusto contrasto con il patinato ambiente circostante. La modernità incontra il fascino remoto della magia, mescolandosi tra loro pur restando distintamente separate.

Una favola moderna dove il passato sbircia da dietro un angolo tingendo il presente di magia.