Cinque lungometraggi, tre corti, un sesto lungometraggio in arrivo nel 2015: Alejandro Gonsales Iñárritu, l'autore di Città del Messico, atteso nelle sale cinematografiche italiane con il suo nuovo film Birdman
Alejandro Gonsales Iñárritu, regista, compositore e sceneggiatore di Città del Messico conta dieci film realizzati, di cui tre corti, confluiti in altrettanti film collettivi (tra i quali Chacun son cinéma e 11 settembre 2001), e cinque lungometraggi acclamati dalla critica mondiale. Un undicesimo film atteso per il 2015.
L’autore messicano è stato consacrato nel pantheon del cinema internazionale con quella che, a detta concorde della critica è una vera e propria trilogia cinematografica, la Trilogia della morte: Amores perros (2000), 21 grammi (2003) e Babel (2006). Le tre opere, pluripremiate, compongono un compatto dal punto di vista di scrittura, storie e stile: narrano l'incastro casuale di tre principali vicende, con una tecnica narrativa di non facile fruizione, basata sulla sfasatura dei piani temporali. Ad accomunare le tre opere i connotati estremamente drammatici, anzi disperati. Prevalgono i temi della violenza, del pessimismo, la fotografia cruda, la macchina tremolante e casting mai scontati.
Dopo la Trilogia, tutto riparte da Biutiful (2010). Scritto non più assieme a Guillermo Arriaga, ma assieme a due esordienti sceneggiatori, il film taglia con il passato, come se Iñárritu volesse sancire l'inizio di una nuova fase della sua carriera. E abbandona una delle scelte stilistiche principali nell'architettura delle sue pellicole, raccontando in modo lineare la storia di un solo personaggio, in un unico luogo, senza nessun salto spaziale come in Babel o temporale 21 grammi. Con Biutiful Iñárritu mette in scena il percorso di un uomo che in un universo buio, di caos, disperato, cerca angosciosamente la via, dolorosa, verso la luce.
Ed ora attendiamo il suo quinto lungometraggio, Birdman, in arrivo il 5 febbraio sui grandi schermi italiani. Altissime aspettative per il film pluricandidato agli oscar 2015 (ben nove nominations!), un film che sterza bruscamente rispetto alle opere precedenti. Un film dove cinema, teatro, arte, amore, morte e social network s'intrecciano e si alternano, ricalcando il virtuale, unico piano sequenza che lo costituisce e lo racconta. La parabola di Birdman è quella di un attore in là con gli anni, che ha dismesso i panni del supereroe che l'ha reso celebre e che, da allora, non è più stato lo stesso, confondendo, come gli rinfaccia la ex moglie, l'amore con l'ammirazione del pubblico.