Si tratta di una stupenda pellicola scritta e diretta da Pasolini
Il film Salò o le 120 giornate di Sodoma è stato prodotto nel 1975; l’opera cinematografica è l’ultima scritta e diretta da Pier Paolo Pasolini. Il lungometraggio avrebbe dovuto essere il primo di una seconda ed avvincente trilogia di film, da considerarsi idealmente come quella della Trilogia della morte, seguente alla Trilogia della vita. È bene evidenziare che l’idea basilare di questa pellicola trae la sua ispirazione dal libro del marchese Donatien Alphonse François De Sade Le centoventi giornate di Sodoma. E il lungometraggio presenta degli evidenti riferimento incrociati con l’extratesto dell’Inferno di Dante Alighieri, fra l’altro presenti nel medesimo De Sade.
La pellicola è stata presentata postuma in anteprima al Festival di Parigi il 22 novembre 1975, tre settimane dopo l’uccisione del regista. È arrivata nelle sale italiane il 10 gennaio 1976, ha scatenato delle proteste vigorose e lunghe persecuzioni giudiziarie. Alla 72^ Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia la pellicola (restaurata dalla Cineteca di Bologna e dal Centro Sperimentale di Cinematografica, con la preziosa collaborazione di Alberto Grimaldi) ha ricevuto il premio per il miglior lungometraggio restaurato.
Gli interpreti e personaggi del film Salò o le 120 giornate di Sodoma sono i seguenti: Paolo Bonacelli (Duca); Giorgio Cataldi (Monsignore); Uberto Paolo Quintavalle (Eccellenza); Aldo Valletti (Presidente); Caterina Boratto (signora Castelli); Elsa De Giorgi (signora Maggi); Hélène Surgère (signora Vaccari); Sonia Saviange (pianista); Marco Lucantoni (prima vittima, maschio); Sergio Fascetti (vittima, maschio); Bruno Musso (vittima, maschio).