Scene cult di Breaking bad

Assassini, tradimenti, telefonate anonime e morti senza emozioni: c’è tutto questo fra le scene cult di “Breaking bad”.

 Ripercorrendo le scene cult di “Beraking bad” si può ricostruire l’ascesa criminale di Walt che da insegnante di college passa al narcotraffico.

Nella prima stagione, Walt affronta Tuco Salamanca (Raymond Cruz) direttamente nel suo ufficio. Tuco è un narcotrafficante messicano senza scrupoli, ha sottratto le metamfetamine di Walt e questo va impunemente a chiederne il conto faccia a faccia.

Nella seconda stagione, Walt trova Jane – ragazza eroinomane – collassare nel vomito a casa sua. Lo spettatore si immagina che l’ex-professore di chimica soccorra la poveretta, ma questo invece si limita a osservare senza emozioni la sua agonia accompagnandola alla morte.

Durante la terza stagione, Hank, poliziotto della DEA cognato di Walt viene minacciato di morte da un criminale che appartiene all’organizzazione del defunto Tuco.

Ancora nella terza stagione, Walt riesce a sottrarsi all’uccisione da parte di Gustavo Fring (Giancarlo Esposito) facendo assassinare il suo concorrente nella produzione di meth, cioè Gale.

Gus, infastidito per non aver ricevuto notizie dell’assassinio di Gale, uccide uno dei suoi più stretti collaboratori di fronte al chimico in modo da fargli capire che è sempre pronto a uccidere se intransigenze e prevaricazioni del genere dovessero ripetersi.

Nella quarta stagione, rimangono epiche la scene in cui lo stesso Gus annienta il cartello messicano e di seguito tortura Walt nel mezzo del deserto. Il trattamento non viene perdonato dal protagonista principale che qualche puntata più tardi stringe un patto con Tio Salamanca e fa uccidere Gus facendogli esplodere la faccia.

Infine le due scene cult della quinta stagione sono: l’adrenalinico furto di meth di Jesse, Walt e Todd; il momento in cui Hank scopre che Heisenberg è il suo padrino.