Piccola selezione dei momenti più emozionanti del popolare anime
Capolavoro di Ai Yazawa, “Nana” narra la storia di due ragazze, entrambe di nome Nana (una verrà quindi chiamata Hachi) che decidono di trasferirsi a Tokyo, una per proseguire la propria carriera musicale nella band “Black Stones” l'altra per seguire il fidanzato. La nuova vita nella capitale giapponese si rivelerà frenetica e piena di situazioni complicate, che porteranno le due giovani protagoniste a dover continuamente compiere scelte importanti (soprattutto a livello emotivo). Al meritato successo del manga è seguita la realizzazione di un anime, trasmesso per la prima volta in Giappone nel 2006 e in Italia l'anno seguente, regalandoci grandi emozioni e scene indimenticabili.
Ecco le scene che più di tutti sono rimaste nella mente dei fan: Quando Nobu arriva a Tokyo per convincere Nana a continuare la carriera musicale, si presenta con una nuova canzone. Entusiasta, la cantante improvviserà uno spettacolo nel suo appartamento, con il tavolo come palco e il cellulare come palco, cantando parole casuali in inglese. La storia d'amore tra Nobu e Hachi rimarrà nella mente di tutti noi. Tutto cominciò dalla dichiarazione del giovane sotto le stelle, in una scena ricca di tensione che culmina in un bacio liberatorio. Aspetto importante della serie è la passione di Nana per la musica e la fiducia che questa ripone nella sua band. Il primo concerto dei Black Stones è un passo molto importante nella carriera del gruppo, e la scena proposta nell'anime gli renderà decisamente giustizia. Molto toccante la scena in cui Ren e Nana si rincontrano al concerto dei Trapnest, mentre viene suonata Butterflies. Per i fan della serie ogni commento è superfluo, per chi non l'avesse vista consiglio vivamente di rimediare perchè ci troviamo davanti a una delle scene più emotivamente significative della serie. Ma Nana non può essere ridotto a una serie di scene: ogni momento della storia è ricco di significato e importante per capire i sentimenti dei personaggi. Ogni episodio è un piccolo capolavoro, intriso di emozioni difficilmente dimenticabili.