Scene migliori io e te

“Se io e te non avessimo punti di vista saremmo liberi di osservare la realtà come realmente è, senza farci influenzare…" sono queste le parole di Olivia.

Si tratta di uno dei capolavori del maestro Bernardo Bertolucci, vincitore del Nastro d'Argento nel 2013 e nomination al David di Donatello nello stesso anno, come miglior film e miglior regia, e presentato al 65esimo Festival di Cannes.

Interpretato da due giovani attori, Jacopo Olmo Antinori nel ruolo di Lorenzo, Tea Falco nel ruolo di Olivia, con Sonia Bergamasco, Pippo Delbono, Veronica Lazar, Io e te è un adattamento per il cinema del romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti.

I due protagonisti rappresentano una sorta di dimensione del tutto intima rispetto al mondo circostante, il film è una finestra sull' interiorità dei due, che per ritrovare se stessi e la forza di reagire alla vita scelgono di appartarsi, seppure per una sola settimana dal mondo che è fuori.

Lorenzo, infatti, è un adolescente che ha difficoltà a rapportarsi con gli altri, e proprio per superare tali problematiche si fa aiutare da uno psicanalista. Decide di far credere ai suoi che sarà via per una settimana, per andare in gita insieme alla classe, mentre invece si ritaglierà il suo "spazio vitale" all' interno della cantina, dove si è munito di cibo a sufficienza e libri, per starsene da solo con se stesso.

Equilibrio che purtroppo sarà rotto all' improvviso dall' arrivo della sorellastra venticinquenne, Olivia, un' ex tossicodipendente che però ora vive crisi di astinenza.

Benché in un primo momento Lorenzo osteggi l' arrivo della ragazza, presto i due riusciranno ad instaurare un legame in grado di rimarginare le ferite dell' anima e ridare vigore alla loro fragilità umana.

Dalla veemenza nel contrasto tra i due delle prime scene, si giunge alla scena finale, molto suggestiva e carica di una speranza positiva per il futuro dei due ragazzi: l' ultima sera Lorenzo e Olivia ballano sulle note dell' inedito di Bowie Ragazzo solo, ragazza sola, promettendosi di uscire dagli abissi di quella solitudine in cui hanno deciso sino ad allora di restare.