La scene investigativa sul piccolo schermo: visione e rappresentazione del corpo violato e della lotta tecnologica al crimine
Il cinema e le altre arti nascono, secondo Bazin, dal desiderio recondito dell'uomo di sopravvivre alla morte, di "imbalsamare" il passggio della propria esistenza attraverso un' opera che è come un'estensione del nostro essere verso l'immortalità. E' forse questa la tendenza d'animo verso il sacro che il cinema, come le altre arti, ha intrinsicamente dentro di sè, come quell' amore dantesco "che move il sole e tutte l'altre stelle". Ma diceva Fellini, l'arte ama mischiare il sacro al profano, e in effetti vi è una compelmentare corrente cinematografiaca e televisiva, in cui la rappresentazione del corpo umano appare in stato di decesso, smembrato, violato, assumendo nuove forme e significati.
Si potrebbe affermare che il corpo morto, il cadavere analizzato in CSI non sia solo di natura semiotica, ovvero non è solo un segno da cui inferire che lo stato attuale di quel corpo non è il risultato del ciclo naturale della materia, bensì è reduce di un atto violento. Il cadavere nei loculi cupi dei vari obitori si staglia come simbolo di una vita rimasta tra il non essere, e il mondo terrestre.
E' l'eco di una remota battaglia tra Scienza e Religione, tra scoperta scientifica e perdita dell'intimità del nostro tempio temporale; e sulla sponda opposta la visione religiosa dell'appartenenza del corpo e l anima a Dio, del bisogno di un atto ritualistico per sugellare l'addio. La visualizzazione sullo schermo degli strumenti scientifici con cui opera la polzia mortuaria vanno a costituire un immaginario collettivo, i macchinari medici e tutte le tecnologie formano, secondo P.Kruppers, delle istanze che guidano e sostengono la narrazione "dei corpi,della morte e della vita".
Tuttavia si potrebbe dire che questo filone tende a trasformare la contingenza in un dato sistematico: l'omicidio, soprattutto quello altamente congeniato, è un atto straordinario a livello statistico.
Sull'onda di successo del filone di CSI (eccetto i vari spin-off), si sono inspirate altre serie tv intriganti. Non ha bisogno di troppe presentazioni, dato l'urto del suo successo, la serie americana True Detective, perché sono pochi i prodotti televisivi che riescono ad intaccare l'anima dello spettatore in modo così profondo, grazie ai set naturali di grigio splendore, del vuoto custode del silenzio, interrotto però dalla voce magnetica di McConaughey e il suo volto, in simbiosi con l'ambiente circostante, che disquisisce sul nichilismo, con una recitazione schizzata,maniacale
Un'altra Tv series somigliante a Csi è Rizzoli e Isles (2010), dove Jane Rizzoli, detective, e il medico legale Maura Isles, creano un'accattivante coppia per le dinamiche opposte delle loro personalità. Troviamo sempre sulla linea del thriller forense Silent Witness del 1996, dove un team di anatomopatologi cerca la verità celata dietro i vari casi di assasinio.
Curiosità: è stata creata da un ex-ufficiale della polizia, tale Nigel McCrery.