Suffragette: trama

“Suffragette” è un film del 2015 che dipinge il movimento suffragista inglese degli anni Venti. È diretto dalla regista Sarah Gavron.

Siamo nel 1912 e Londra è un centro nevralgico di rivendicazioni femministe che chiedono il diritto di voto per le donne. È qui che abita Maud Watts (Carey Mulligan), lavandaia che, nell’orario di lavoro, assiste a una di queste rivolte. In questa occasione fa la conoscenza della collega Violet Miller, interpretata da Anne-Marie Duff, che la spinge a prendere parte a un’assemblea del movimento. Inizialmente tentennante, Maud finisce per accettare e, in seguito, si unisce lei stessa al movimento suffragista, nel quale conoscerà anche la storica Emmeline Pankhurst (Meryl Streep). Le donne in questione rivendicano i propri diritti con manifestazioni talvolta pacifiche, talvolta vigorose e quasi violente -si assiste anche alla scena di un sasso scagliato contro una vetrina-.

Il movimento suffragista è pesantemente contrastato dalla società patriarcale inglese: le signore che ne fanno parte subiscono anche discriminazioni sul posto di lavoro. Qui, vediamo, le donne sono sottoposte a una sistematico trattamento sfavorevole che impone loro salari più bassi rispetto a quelli dei colleghi maschi, orari di lavoro più pesanti e uno sfruttamento lavorativo, e in alcuni casi anche sessuale, molto esplicito.

Maud, proprio in ragione della causa a cui si unisce, verrà ripudiata dal marito, che valuta che la situazione interferisca con il suo onore. Egli finirà per impedirle di vedere il figlio, fatto che distruggerà la protagonista al punto da spingerla a pensare di abbandonare il suffragismo. Alla fine, però, continuerà a combattere con le sue compagne. Verso la fine della pellicola, assistiamo alla tragica morte della suffragista Emily Davison, investita da un cavallo.

Prima dei titoli di coda, la regista offre qualche informazione storica. Nel 1918 il parlamento britannico approva il diritto al voto per le donne al di sopra dei 30 anni ma bisognerà aspettare altri dieci anni prima che questo venga esteso a tutti i cittadini e le cittadine con più di 21 anni, indipendentemente dal sesso.