Il Trono di Spade nella terza stagione svela la complessità dell'animo umano
La terza stagione del Il Trono di Spade segue una narrazione opposta alla precedente.
Finiti i combattimenti e le lotte sanguinarie, il ritmo si dilata e si concentra sui personaggi e le loro interazioni, in un realismo che svela le contraddizioni dell'animo umano.
Dopo il tentativo fallito di sconfiggere i Lannister, Stannis Barantheon, rifugiato alla Roccia del Lago, attende un segnale dal Signore della Luce, mentre la Sacerdotessa è in viaggio alla ricerca del figlio bastardo dal sangue regale.
I Lannister mantengono con difficoltà il potere conquistato con l'aiuto dei Tyrell con i quali si alleano.
Nel continente orientale Daeneys Targaryen, madre dei Draghi, aquisisce sempre più potere e alleati.
Nell'estremo nord, intanto, il Re oltre la Barriera ha riunito tutti i clan dei Bruti per marciare verso Sud, mentre la battaglia contro i non morti preoccupa e mette a rischio Westeros.
Intanto l'inverno e l'oscurità si avvicinano.