Film del 2010 e con ottimi risultati al botteghino italiano, Benvenuti al Sud si aggiudica il settimo posto nella classifica dei maggiori incassi in Italia di tutti i tempi.
Alberto Colombo (Claudio Bisio)è un direttore di un ufficio postale situato in Brianza, col grande desiderio di trasferirsi a Milano anche per accontentare la moglie amante della metropoli, si vede rigettare proprio tale domanda, in quanto preceduto in graduatoria da un collega disabile. Si finge allora handicappato per cercare una seconda volta il trasferimento, ma l'inganno di Alberto viene però scoperto e per punizione, l'uomo viene quindi trasferito a dirigere un ufficio postale al Sud, a Castellabbate in provincia di Salerno. Con tutta la diffidenza e con tutti gli stereotipi che lo accompagnano verso il Sud, Alberto parte e arriva al paese, il quale, grazie ai compagni di lavoro, viene apprezzato dal protagonista. Il nuovo direttore postale del paesino salernitano, però decide di non dir nulla di positivo alla moglie Silvia (Angela Finocchiaro), molto ansiosa, con l'obiettivo anche di migliorare il loro rapporto, un po' logorato. Un giorno, però, Silvia decide di andarlo a trovare, mettendo così Alberto in grave imbarazzo con gli amici, ai quali deve per forza confessare le bugie raccontate alla consorte sul Meridione. Anche se all'inizio, i nuovi compagni d'avventura rimangano amareggiati e arrabbiati con lui, decidono di aiutarlo a sua insaputa. In modo che la moglie, una volta giunta a Castellabate, veda avverarsi tutte le menzogne sentite dal marito, gli altri protagonisti mettono in piedi una vera e proprio sceneggiata che mostri il paesino pericoloso e caotico. Silvia, che dopo poco scopre l'inganno, arriva al punto di voler lasciare Alberto e decide di ritornare nel milanese. Nel frattempo, Alberto prova a far riavvicinare Mattia (il postino) alla collega Maria. Silvia alla fine perdona il marito, e si trasferisce per i due anni successivi a Castellabate assieme al figlio Chicco. La permanenza al Sud si rivela un'esperienza fantastica, che sarà per Alberto difficile da dimenticare, a tal punto che quando poi finalmente arriva la tanto attesa lettera di trasferimento a Milano, questi se ne dispiace. Alberto sì contento per il ritorno a casa, ma allo stesso tempo triste nel dover lasciare la bella Castellabate, parte di nuovo per il nord, in un finale strappalacrime.