Paranormal Activity 4: quando il paranormale diventa normale
Paranormal Activity 4 è il quarto film della saga horror, uscito nel 2012. Si tratta di un falso docu-film (ormai il format è visto e rivisto) realizzato con un budget di produzione bassissimo, che ha portato incassi da record. La regia è di Ariel Schulman ed Henry Joost. La trama è un po’ ripetitiva, non aggiunge nulla ai primi tre episodi della saga, neppure per quanto riguarda la tecnica della presa diretta. Sono passati 5 anni dalla morte di Kristi e dalla scomparsa del figlioletto Hunter. Tutto inizia nel momento in cui una famiglia (composta dai genitori, una figlia adolescente di nome Alex con tanto di fidanzato, e un bambino piccolo che si chiama Robbie) decide di ospitare nella propria abitazione un bambino di nome Wyatt, rimasto momentaneamente da solo a causa dell’improvvisa malattia di sua madre Katie, ricoverata d’urgenza in ospedale. Da quando il bambino entra nella casa dei vicini, succedono fatti stranissimi e paranormali. Si avvertono numerose presenze, di cui si intravedono soltanto le ombre, a causa del buio onnipresente, si sentono rumori fuoricampo, e l’interpretazione di questi inspiegabili accadimenti viene lasciata come al solito ad una telecamera ed alla presa diretta in stile The Blair Witch Project.