Inquietudini giovali ed adulte in un affresco sulla morte della Scuola
Si vede la mano nella sceneggiatura di Daniele Luchetti in questo “La scuola è finita” film diretto dall’ottimo Valerio Jalongo che narra della vita in un liceo di Roma Est perso tra occupazioni e disinteresse giovanile. In questo tourbillon scolastico spiccano due figure: il professore di Lettere Talarico (Vincenzo Amato) e la prof di Scienze Quarenghi (Valeria Golino) che stanno per separarsi come compagni nella vita, ma empaticamente lottano a Scuola nel disinteresse generale, prendendo sotto la loro aurea protettiva Alex Donadei ragazzo, figlio di separati ed ex tossici, sballottato nella vita senza figure di riferimento. Questo rapporto fa bene all’alunno che da spacciatore incallito scopre che può comporre musica e testi di suoi pezzi rock e vive nuove consapevolezze. Il finale è burocratico - e quindi mortale - con la sospensione dei docenti per equivoci dettati dalla curiosità morbosa che aleggia in assenza di responsabilità. Alex ora ha fiducia in sé stesso ed ha vinto la paura. La Scuola? E’ finita come la coesione del nucleo sociale oramai impazzito.