Trama e personaggi serie tv Romanzo Criminale stagione 1

“Uomini tra il bene ed il male nella terra di mezzo della fiction italiana”

 Nel 2002 Giancarlo De Cataldo scrisse un libro intitolato “Romanzo Criminale”, basato sulla vera storia della famigerata banda mafiosa proveniente dall’interland romano meglio nota come “banda della Magliana”; fin dagli anni Settanta questa opera sul territorio portando avanti una serie di attività illecite e di rapporti di malaffare con le istituzioni, emersi recentemente anche nello scandalo che ha travolto la giunta municipale di “Roma Capitale”.

Dal Best Sellers sono state liberamente tratte altre due fondamentali interpretazioni: una omonima nel 2005 di stampo cinematografico diretta da Michele Placido ed un altro suo adattamento, pensato invece per il piccolo schermo, che esordì nel 2008 come serie televisiva firmata da Stefano Sollima. Il cast di quest’ultima è fresco, formato quasi interamente da attori emergenti che hanno avuto la possibilità di affiancarsi, in questa prima serie prodotta da Sky, ad attori del calibro di Ninetto Davoli che ha interpretato il ruolo di “Gerardo il Barbaro” nel sesto episodio, oppure dello stesso Michele Placido che, in veste di consulente artistico, ha dato indicazioni utili ad accrescere la loro esperienza con la recitazione, favorendone la maturazione visibilmente ad ogni puntata. La storia è senza dubbio quella che riguarda degli uomini qualunque ed il loro bisogno di affermarsi nel mondo ed in questo variegato universo di generi umani, i protagonisti di questa storia sia che siano dei poliziotti o dei delinquenti, si staccano dal normale ambiente quotidiano, costituiscono un intreccio di relazioni che è ambiguo da giudicare; il legame con lo spettatore viene costruito in bilico tra il bene ed il male, a metà tra l’essere e il non essere e a decidere il ritmo della narrazione, sono sempre quei valori e quelle virtù universali che, in questa veste contemporanea, rendono la stagione un ottimo esempio di produzione italiana di stampo internazionale in cui, unire delle tematiche locali a dei valori presenti in esse, è stata la chiave vincente di lettura con cui si è diffuso il suo linguaggio, carico dell’empatia dei personaggi nei quali il pubblico si è potuto facilmente riconoscere.