Tre film cult di Terrence Malick

Il regista americano tornata nelle sale cinematografiche con il suo ultimo film, Knight of Cups, che uscirà in Italia il 3 novembre.

Terrence Malick, un nome che sicuramente non giunge nuovo ai più appassionati. Il regista americano, infatti, è molto conosciuto e soprattutto molto apprezzato nel mondo del cinema per i suoi capolavori ma è anche una persona molto schiva, e non partecipa quasi mai ad eventi pubblici, prime serate e non si concede facilmente ad interviste. Per questo, forse, in Italia è ancora poco conosciuto. Malick muove i suoi primi passi nel mondo del cinema intorno agli anni ’60 e, proprio per il suo carattere così mite, il regista ha sempre prodotto dei film noti per le loro riflessioni spirituali e filosofiche che sono sempre riusciti a dividere i giudizi di pubblico e critica.

The Three of Life è il suo quinto film che narra l’evoluzione di Jack O’Brien, ragazzo del Texas, e dei suoi fratelli. Gli O'Brien sono una famiglia texana di ceto medio e rigorosamente cristiana degli anni cinquanta. Il padre dà ai figli un'educazione severa per insegnar loro ad avere successo nella vita, pretendendo da loro che non abbiano certi comportamenti, che solo gli adulti dovrebbero avere. Egli impone duramente il proprio modello educativo ai figli e, spesso, li punisce fisicamente, causando profondo scontento alla moglie con cui discute violentemente, accusandola di essere una donna debole. La madre, invece, fa conoscere loro il valore dell'amore e dei sentimenti. Nella mente di Jack i due genitori simboleggiano la Natura, che è violenta e vive solo per dominare, e la Grazia ,che invece è la via dell'obbedienza e del sacrificio Una storia toccante narrata per mezzo di numerosi flashback e di un sottofondo musicale costante.  Malick sviluppa questo film a seguito della prematura scomparsa del fratello Larry, morto suicida a causa delle continue pressione esercitata su di lui dagli studi musicali . Questo film ha vinto la Palma d’Oro a Cannes nel 2011.

Altro grande successo di Terrence Malick è La sottile linea rossa, film cult del 1998 che ha vinto L’Orso d’oro al festival internazionale del cinema di Berlino. E’ un lungometraggio di circa tre ore tratto dall’omonimo romanzo di James Jones: 1942, la compagnia di fucilieri Charlie di un reparto dell'esercito statunitense viene mandata alla conquista di un campo d'aviazione giapponese posto in cima a una collina dell'isola. Il gruppo di militari è guidato dal mite capitano Staros, agli ordini dell'ambizioso colonnello Tall. Durante il lungo assalto alla collina si consumeranno le vicende e i tormenti interiori di un gruppo di uomini costretti a confrontarsi con i propri doveri e la follia della guerra, mentre la natura, lussureggiante e indifferente, sembra cullarli e contrapporsi alla loro logica.

Ma il primo vero capolavoro del regista Malick è La rabbia giovane, del 1973, con il quale Terrence Malick fa il suo debutto come regista, sceneggiatore, produttore e addirittura prende le parti del film recitando in un piccolo ruolo. Questo film si ispira ad una storia vera e racconta le vicende di Charles Starkweather e Caril Ann Fugate, due giovani criminali che negli anni ’50 portarono il terrore tra Nebraska e Wyoming con una serie di omicidi. Con la sua prima opera cinematografica Terrence Malick ha vinto la Concha de Oro nel 1974.