Spesso capita di dire “non importa quello che dicono, l’importante è che se ne parli”. Forse alcuni film degli anni novanta hanno fatto parlare un po’ troppo. Conosciamoli insieme
1. Anno 1990, il regista Pedro Almodòvar realizza il film “Legami” racconta la storia di un uomo che, appena dimesso dal manicomio si innamora perdutamente di una porno star a tal punto da sequestrarla e legarla al proprio letto nella speranza che questa si innamori di lui. In Spagna venne inizialmente vietato ai minori di 18 anni, con un successivo abbassamento ai 14 anni, mentre negli Stati Uniti non venne distribuito al momento della uscita a causa delle esplicite scene di provocante sensualità.
2. L’anno seguente Gus Van Sant produce un film drammatico “Belli e dannati” (My own private idaho): la storia di due ragazzi ribelli che, portati sulla cattiva strada dalla droga, si prostituiscono con uomini e donne. Una nube di scalpore si sollevò fin dalla presentazione del film a causa della critica alla società aristocratica benpensante.
3. Come non citare “Lolita” – vietato ai minori di 14 anni - di Adrian Lyne del 1997. Nonostante l’assenza di scene di nudità femminile, il film produsse alla esplosione della censura per la storia che viene narrata.