Tre grandi registi del cinema muto di Hollywood

Charlie Chaplin, Buster Keaton e Erich von Stroheim sono considerati i tre maggiori esponenti del cinema muto di Hollywood.

Dal 1919 al 1929 gli storici del cinema sostengono si sia svolto il periodo d'oro del cinema muto hollywoodiano. Le icone di quel tempo, coloro che permisero l'affermarsi e lo sviluppo della settima arte sono tre attori e registi, celebri in tutto il mondo per le loro produzioni.

  • Charlie Chaplin è sicuramente la prima personalità che viene alla mente se si pensa alle prime forme di cinematografia prive di audio. Basti pensare che l'American Film Institute lo ha inserito al decimo posto in una particolare classifica che elenca e premia i più grandi protagonisti della storia cinematografica. Le immagini di film quali "Il monello" (1921) sono rimaste impresse nella memoria collettiva. La sua poetica era basata sulla concezione secondo cui il confine tra comico e tragico è assai labile. Vincitore di tre Premi Oscar, del quale è anche il più giovane artista premiato nella storia del conferimento, rappresenta una pietra miliare nel mondo di Hollywood.

  • Buster Keaton nacque all'interno di una famiglia di attori del vaudeville, genere teatrale all'epoca molto in voga. Il suo maggior contributo sta nello sviluppo della tecnica cinematografica, delle sperimentazioni che amava realizzare dietro ad una macchina da presa, differenziandosi dai lavori precedenti, legati più all'interpretazione delle maschere sceniche che delle trame o degli artefatti tecnici.

  • Erich von Stroheim rappresenta l'altra faccia della medaglia del periodo d'oro del cinema muto di Hollywood. I primi due infatti hanno sviluppato il filone comico. Stroheim invece ha portato avanti un discorso sul cinema muto drammatico. Egli era per l'idea di cinema colossale. Puntava quindi su pellicole sfarzose, maestose, orchestrali. Nei suoi film riusciva a mescolare, grazie all'uso sapiente di imponenti scenografie, realismo e simbolismo metaforico.